iskander66

  1. Attenti ai desideri
    Dal diario di Carlo

    AvatarBy ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ il 19 Dec. 2012
    13 Comments   142 Views
    .
    Mario ha particolarmente insistito a che tenessi un diario e così, eccoci qua... finalmente stiamo per partire, 3 amici di lunga data, riuniti, in procinto di fare il lungo volo che ci porterà negli States. Siamo nel grande aeroporto di M che più che mali pensieri mi fa venire il mal di pancia. Questo aeroporto è una cagata pazzesca. Meno male che ci dobbiamo rimanere poco. Noto con curiosità una ronda di colleghi con i manganelli e lo faccio notare a Mario e Giuseppe.
    “Strano, carabinieri con i manganelli... mai visti a C...” dice Mario
    “Avranno problemi di ordine pubblico maggiori che a C qui a M” ribatte Giuseppe “e comunque meglio i manganelli delle mitragliette”
    “A proposito di mitragliette” intervengo io “in America sono tutti armati fino ai denti e penso che faremmo bene ad attrezzarci anche noi”
    “Non ci penso nemmeno” scatta Mario “e se tu pensi di armarti, dimmelo subito che non parto più. Ci manca solo di finire condannati a morte da quel Sistema di merda.”
    Provo a ribattere: “Mario, non capisco in base a quale logica...” ma smetto di parlare perché mi sta fulminando con gli occhi e comunque anche Giuseppe è del tutto contrario. Vabbè, qualcosa mi inventerò.
    In aereo, un bellissimo Airbus della EuropAir, c'è un gruppo di cubani che fa un casino infernale. Tutte persone che lavorano in Italia e che, come ci hanno spiegato, hanno avuto il permesso di tornare a Cuba passando per gli Stati Uniti: le nuove aperture tra i due governi paiono funzionare a meraviglia e questi ragazzi cubani sono gasatissimi all'idea di vedere l'America...
    infatti non smetteranno di cantare, vociare e bere birra, generosamente offerta dalle hostess, per tutto il viaggio. Noi invece cerchiamo di rilassarci guardando i 3 film che vengono proiettati sugli schermi. Come Dio vuole, dopo 10 ore e passa di volo perfetto, atterriamo a New York. Raccattato un taxi ci facciamo portare verso l'alberghetto che avevamo prenotato vicino all'aeroporto e lì, dopo una rapida doccia, ci fiondiamo a letto. New York può aspettare a domani.
    Il giorno dopo abbiamo la mattinata libera ché l'appuntamento con la H-D è fissato per il pomeriggio. Ognuno decide di andare da solo. Io mi fiondo – clandestinamente – verso un megastore, Giuseppe verso Central Park, Mario allude al quartiere ebraico.
    A fine mattinata ci rincontriamo in camera mia: Mario ha fatto degli acquisti e mi sembra molto soddisfatto; Giuseppe s'è girato il parco tutta la mattina ed è calmo e rilassato, io apro una scatola e ne tiro fuori tre pacchetti: uno a testa. I ragazzi mi guardano incuriositi e sospettosi...
    “Forza ragazzi, uno a testa. Di questi non potete lamentarvi.”
    Mario mi guarda e capisco che ha capito tutto. Non capisco come cazzo faccia...
    “Carletto, tu sei fuori come una sirena... taser? Hai preso dei taser, ne sono sicuro.”
    “E che sarebbe un taser? Roba da mangiare?”
    “No Giuseppe: è un dispositivo che...”
    “Aspetta Carlo, non dirgli n...

    Read the whole post...

    Last Post by Trifi il 17 Mar. 2016
    .
  2. Bene, eccoci qui
    Da qualche parte dobbiamo pur cominciare

    AvatarBy ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ il 2 Dec. 2012
    2 Comments   42 Views
    .
    Salve ragazzi, iniziamo da qui per finire il discorso iniziato da un'altra parte. È mio desiderio farlo nella maniera più tranquilla, senza polemiche e sbattimenti. Vorrei scrivere che qui si dibatte esclusivamente di letteratura ma considerando la pochezza del mio parto non mi sembra il caso: facciamo che si parla di qualunque cosa, con buon senso e con buon gusto e, ogni tanto, compatibilmente con i miei neuroni avvizziti, cercherò di propinarvi le parti finali della storia che da alcuni mesi leggete: Attenti ai desideri.
    Spero di divertirmi e spero che vi divertirete pure voi.

    So long :)